27/12
Quest’estate Giannetta ha deciso che dobbiamo fare un giro del Capo Est, nonostante che lei non sia in forma. Dopo un Natale molto piacevole a Katikati con Cathy, siamo partiti per Opotiki. Abbiamo lasciato Patti (la nostra macchina) in un parcheggio sicuro a ‘Motu Trails’ e poi abbiamo cominciato la nostra avventura.
Al inizio la strada attraversava una pianura al fianco della costa. Questa zona è piuttosto remoto. Ogni tanto si vede una vecchia chiesa e le Marae (centri comunale Maori) ben tenute.
Fra poco c’erano alcune colline piuttosto impegnative. Per fortuna il vento era alla spalla. Siamo arrivati in Te Kaha. C’era una piscina a l’albergo e Giannetta è nuotata prima di una buona cena di zuppa di pesce 🐠
28/12
Giannetta era un po’ preoccupata per il prossimo giorno. Siccome non c’è molta scelta per accomodazione dovevamo pedalare 90 chilometri attraverso alcune colline abbastanza ripide tra le spiagge, poi dopo seguendo un valle verso l’interno un’altra collina ripidissima prima di Te Araroa. Era pura costa est… la gente era molto amichevole. Giannetta ha fermata per un Café in Waihau Bay (l’ultimo negozio per 50 chilometri) però la macchinetta non funzionava. C’era un momento mentre salendo una collina lentamente!! Giannetta ha sentito un rumore ‘clipiddy clop’ poi un cavallo lei è superato, tenendo con una corda lunga a qualcuno sedendo sul tetto di una macchina andando alla velocità di un piccolo galoppo. Indoviniamo che volevano trasferire il cavallo ad un altro campo?? I cavalli qui sono magnifici, forte e svelti, addestrati sulle colline.
Ci sentiamo in un altra epoca!!
29/12
Abbiamo passato un giorno di riposo in Te Araroa dove c’è un caffè, un ex cinema e un alimentare. Si po fare la spesa a cavallo oppure in bici. C’è anche un grande albero Pohutukawa, detto di essere il più grande in Nuova Zelanda.
Giannetta ha fatto un opera d’arte nella sabbia
C’era una piccola chiesa dove è sepolto un soldato locale chi è morto in Italia. Imaginate com’era… andare da un posto così ad un altro posto tanto lontano e strano…
Siamo stati in un alloggio backpackers molto particolare. Era un ex convento da Gisborne, traslocato in pezzi e ricostruito in una forma un po’ diversa ma ancora riconoscibile
30/12
C’erano tre colline ripide al inizio del nostro giorno …poi abbiamo fatto una visita alla bella chiesa a Tikitiki- Bellissima, piena di disegni Maori, con Parete tutte coperte in opere di Tukutuku.
Diventava più caldo, salendo gradualmente, seguendo un fiume verso Ruatoria, con una vista di Monte Hikurangi – detto di essere il primo posto nel mondo vedere la luce di ogni nuovo giorno. In Ruatoria abbiamo fatto una piccola sosta riempire le nostre bottiglie di aqua e bere un café al caffè molto carino.
Continuavamo la nostra salita fino al punto più alto del nostro giro…
poi dopo pochi chilometri in più siamo arrivati alla termale di Te Puia. L’albergo li era molto comodo e c’era una piscina calda che Giannetta a apprezzato bene!
poi dopo pochi chilometri in più siamo arrivati alla termale di Te Puia. L’albergo li era molto comodo e c’era una piscina calda che Giannetta a apprezzato bene!
31/12
Il prossimo giorno ha cominciato con una bella discesa fino a Tokomaru Bay. Siamo fermati per un café al carino caffè e poi abbiamo fatto un piccolo detour lungo il mare vedere il vecchio molo e gli edifici dal ex industria di carne e lana, tutto ora rovinati. Una storia interessante.
La salita da Tokomaru era impegnativo e c’era un vento a testa – Giannetta a detto alcune parolacce. Anche la discesa era lenta a causa del vento forte. Al’albergo di Tolaga Bay, dove Giannetta a fatto una sosta per café, al improvviso abbiamo incontrato Andrew, un scozzesi, socio di ‘Warm Showers’ con chi Giannetta a scambiato email alcune settimane fa. lamentava tutti due del vento. Lui era il solo altro ciclista che abbiamo incontrato andando in nostro direzione. Abbiamo visto solo due atri andando nel altro direzione il primo giorno.
Lui stava ad un altro campeggio mentre Giannetta ed io abbiamo continuato 3 chilometri in più fino al campeggio più vicino al molo. E successo che potevamo avere una cabina invece di stare in tenda … fortunata siccome la tenda forse non sarebbe abbastanza forte per questo vento. La cabina era molto commodo. Dopo un bel nuoto nel mare, avevamo un capo d’anno abbastanza tranquille.
1/1/2020 !!!
Ci alzavamo molto presto vedere la prima luce dal nuovo decennio dal molo.
Poi, con il vento meno forte e dal nord-est, darci una spinta lungo la costa fino a Gisborne, abbiamo cominciato l’ultimo giorno del nostro giro. Giannetta mi ha indicato tutti i posti dove lei ha passato le vacanze della sua gioventù a cavallo.
L’arena di dressage è ora un santuario per gli uccelli, grazie a Winnifred Lysnar, chi ha lasciato il suo terreno per una riserva di natura.
Abbiamo fermato al piccolo negozio in Okitu che Giannetta frequentava nel passato. Ha detto che sembra molto più piccolo ora, pero i gelati sono enormi!!
Siamo arrivati al nostro alloggio in tempo per Giannetta nuotare e prendere una piccola siesta alla spiaggia Waikanae .
Quella sera c’era una buona manifestazione di fuochi d’artificio. Che simpatico, darci un benvenuto cosi!!
Passavamo 2 notte a Gisborne. Giannetta ha dovuto prendere L’autobus ad Opotiki e poi guidare Patti Hearse la macchina a Gisborne (perché L’autobus non porta le bici 😡) C’era tempo rilassare ancora sulla spiaggia al pomeriggio. Poi il prossimo giorno siamo tornati ad Auckland via la strada ripida, curvata e stretta del Waioeka. Ero contenta di essere portato da Patti.
Che bel giro e bella esperienza esplorare questa zona, che tiene tanti ricordi belli per Giannetta, lentamente e con calma 😀